martedì 15 novembre 2011

La Grande Follia

Sembra ieri, ma sono ormai passati quasi 8 masi dal mio arresto, aggiunti ai 9 mesi di indagini precedenti sono 17 mesi la mia vita e quella della mia famiglia sono messi sotto la lente di ingrandimento dalla Procura di Milano e dalla Guardia di Finanza di Corsico.
Dopo tutto questo tempo gli unici "reati" che mi vengono addebitati sono una "tangente" da 3250 Euro versata, dedotte le tasse, sul mio conto-corrente e l'uso di alcune (che poi è solo una, ma vabbè) auto di lusso prestatami dalla mia commercialista.
Dopo queste poderose  indagini si è aggiunta la dichiarazione di un imprenditore che dice di avermi dato 25 (o forse 20,22, 24 chi lo sa) mila Euro; non si sa perchè, si sa solo che dopo avere dato questo importante contributo alle indagini l'imprenditore è uscito dal carcere.
Infine c'è la grande sorpresa di un avviso di garanzia relativo a fatti successi precedentemente alla mia elezione.
Ricordo che il PM durante la requisitoria disse che dovevo stare in carcere perchè il poco che avevano trovato a mio carico era solo la punta di un Iceberg, bene, oggi possiamo dire che non c'è l'iceberg e non c'è nemmeno la punta.
Naturalmente non si danno per vinti, il mio telefono è sicuramente intercettato, vedo spesso personaggi strani che con finta indifferenza sono sempre nei posti dove mi trovo io e continua il tentativo di trovare qualcuno che possa dire qualcosa contro di me: i fornitori del Comune si sono più o meno tutti sentire fare la domanda: "La ha mai chiesto qualcosa il Sindaco?".
Se tutti i politici italiani fossero sottoposti a quello che fanno a me avremmo la classe politica più immacolata dl pianeta.
Ma per la Procura di Milano e la Guardia di Finanza di Corsico io sono il male assoluto e loro hanno il dovere di dimostrarlo. Non si accontentano di avermi rivoltato la vita e di avermi fatto fare 3 mesi di carcere, mi vogliono morto: mi spiace per loro ma hanno scelto uno che combatte.
Per chi non ha lenti ideologiche è evidente che tutto ciò che mi è capitato è stato provocato dalle mie posizioni politiche apertamente in contrasto con il Partito delle Procure.
Se si aspettavano di domarmi con il carcere e con la persecuzione dei pedinamenti hanno sbagliato a capire. Io lotterò sempre per gli ideali di libertà in cui sono cresciuto e finchè avrò vita non permetterò a questa nuova inquisizione di averla vinta. Questo stato di polizia è il principale cancro del nostro paese e anche se sarò su posizioni perdute (e purtroppo la nullità del PDL su questo tema non aiuta) non mi arrenderò.
Oggi il Partito Radicale è l'unico che senza reticenze si oppone al Partito delle Procure, mi auguro che nella riflessione, che sta avvenendo molto in fretta nel PDL, le cose possano presto cambiare.
Comunque il 14 Dicembre ci sarà l'Udienza Preliminare e finalmente anche le tesi della difesa verranno rese note.
Ricordo che nel frattempo ciò che mi venne sequestrato (soldi e orologi) mi è stato restituito essendone stata certificata la legittima provenienza.

2 commenti:

  1. Ahahahah beh non male..... Vuol dire che quando vieni a tagliarti i capelli acquisisco anche un cliente nuovo, quello che ti pedina......
    Scherzo ovviamente, .....e poi non credo che chi ti pedina si farebbe mai tagliare i capelli da un parrucchiere che taglia i capelli a un "delinquente" come te......ahahahahahahah basta dai se no mi ammazzo dal ridere con sta storia.
    Anche se capisco che per te c'è ben poco da ridere.... Che tristezza!!!
    Non mollare Loris!!!

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  2. di solito mi pedinano dei gran pelati, vedrò di parlarne con il Comandante!!!

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