Nella attuale confusione che copre lo scenario politico italiano è facile perdersi e arrivare all'astensione sulla base del semplice fatto che non si riesce a capire dove siano le reali differenze tra una proposta politica e l'altra.
Gli stessi partiti e i movimenti politici reagiscono a questa situazione in modo disorganico e ambiguo aggravando il senso di impotenza del cittadino e la sua incapacità di capire e, di conseguenza, di scegliere.
Uno dei paradigmi più usati è oggi quello di "moderato"; tutti, più o meno, si definiscono "moderati" con il risultato di far sprofondare questa categoria tra quelle che Benedetto Croce definiva "pseudoconcetti", cioè quei "concetti" che risultano così vaghi e indeterminati da apparire senza valore.
Oggi tutti sono moderati, ma moderati verso cosa? Stabilito che si ritiene il rispetto dell'altro e l'educazione un valore basilare per far valere le proprie idee, poi, moderatamente, cosa si vuole?
Ecco, qui sta il punto chiave dove i partiti tradizionali, ma anche i movimenti civici, evitano di prendere decisioni nette ed inequivocabili per paura di perdere consenso; si crede cioè che, tenendo vaga la prospettiva politica che si intende seguire sia possibile raccogliere il consenso di una parte più vasta dell'elettorato. Il risultato invece è l'astensionismo, perchè, come è bello e giusto che sia, la gente vuole scelte di campo precise tra cui scegliere, altrimenti, non sceglie.
Allora la vera opzione, quella che divide, il vero "concetto" su cui si deve scegliere è se essere o meno liberali; ma non nei concetti vaghi ( "pseudoconcetti") che qualcuno ha cercato di dare alla definizione; bensì nella definizione storica che i teorici del liberismo da Smith a von Hayek, passando per Einuadi e arrivando a Salin hanno ben chiarito. Insomma si è per uno Stato (e una Regione un Comune ecc...) che abbia il meno risorse possibili affinchè il privato possa mettere in moto l'economia e creare ricchezza e benessere o si vuole uno Stato pesante che possa offrire a tutti le necessarie garanzie sociali come priorità dell'agire politico.
Ecco, di fronte ad una scelta di campo precisa da parte degli schieramenti si potrà tornare a chiedere all'elettorato di esprimersi su quale modello ritiene più adatto, se si continua a navigare nel mondo degli "pseudoconcetti" ogni deriva astensionistica o, peggio "anti politica" sarà più che giustificata.
mercoledì 6 giugno 2012
lunedì 21 maggio 2012
Vuolsi così colà
Lo scorso mercoledì avevo scritto cosa pensavo del ballottaggio che si stava prospettando a Buccinasco affinchè nessuno potesse dirmi, "troppo facile dirlo adesso".
L'esito era scontato ed anche le sue dimensioni, che sono assai vicine a quelle delle disfatta Iocca-Carbonera; allora però c'era l'evidenza di una frattura politica e, per lo meno, c'era la scusante della "prima volta".
Questa volta i moderati, o comunque tutti quelli che non vorrebbero avere a Buccinasco un sindaco di sinistra (la gran maggioranza), sono riusciti nell'impresa di ripetere, a soli 9 anni di distanza, lo stesso errore.
Non voglio qui ri-elencare gli errori marchiani ed evidenti di chi ha voluto o comunque sostenuto una divisione che non poteva portare ad altro che a questo.
Mi limito ad alcune considerazioni paragonando il risultato di Buccinasco a quello di altri comuni della Provincia.
A Buccinasco si è andati meglio che altrove: San Donato sconfitta pesantissima, Garbagnate nemmeno al ballottaggio, Magenta sconfitta, Abbiategrasso sconfitta del Sindaco uscente e via elencando.
Forse ce la faremo solo di stretta misura a Melegnano, sfruttando il traino del Sindaco uscente, Bellomo, che ha sempre contato sul suo gradimento personale da parte dei cittadini.
E' quindi presumibile che se fossimo arrivati alla scadenza elettorale senza che un'operazione di polizia avesse ribaltato il normale ruolo della democrazia anche qui il risultato avrebbe potuto essere diverso: mi piace ricordare che un sondaggio sul mio gradimento da parte della città aveva dato un risultato del 70%, quindi a livello di quello di Tosi a Verona, per intenderci.
Era però necessario che chi rappresentava il Centro-destra in questa campagna elettorale si impegnasse nel sostenere due semplici cose: a) la Follia del mio arresto e della mia carcerazione, Follia da dimostrare non con gli slogan ma con la semplice lettura degli atti di accusa che avevo messo a disposizione di chiunque li volesse leggere b) la rivendicazione della positiva storia di buona amministrazione del Centro-destra a Buccinasco.
Nulla di questo è stato fatto permettendo: da un lato l'emergere di una "galassia dei moderati" che, senza storia alcuna sul territorio e rivendicando un'autoreferenziale "presentabilità", ha potuto, quasi indisturbata, gettare fango sul Centro-destra, salvo poi, in dirittura d'arrivo, fingere di accorgersi che così si sarebbe fatto vincere la sinistra e dall'altro la mia emarginazione dalla campagna elettorale con quel poco o tanto di consenso e di fiducia che, in chi conosce la storia non solo per sentito dire, è rimasta.
Non mi resta che un'altra triste considerazione nel 2007 vinsi le elezioni con 8.500 voti al Primo turno. Oggi G.B. Maiorano prende il mio posto con circa 5.000 voti, un quarto circa dell'elettorato e il 20% della popolazione di Buccinasco, mi pare una sconfitta tragica della democrazia, una sconfitta che non può essere addebitata alla Magistratura ma alla Politica che non ha voluto opporsi ad essa.
L'esito era scontato ed anche le sue dimensioni, che sono assai vicine a quelle delle disfatta Iocca-Carbonera; allora però c'era l'evidenza di una frattura politica e, per lo meno, c'era la scusante della "prima volta".
Questa volta i moderati, o comunque tutti quelli che non vorrebbero avere a Buccinasco un sindaco di sinistra (la gran maggioranza), sono riusciti nell'impresa di ripetere, a soli 9 anni di distanza, lo stesso errore.
Non voglio qui ri-elencare gli errori marchiani ed evidenti di chi ha voluto o comunque sostenuto una divisione che non poteva portare ad altro che a questo.
Mi limito ad alcune considerazioni paragonando il risultato di Buccinasco a quello di altri comuni della Provincia.
A Buccinasco si è andati meglio che altrove: San Donato sconfitta pesantissima, Garbagnate nemmeno al ballottaggio, Magenta sconfitta, Abbiategrasso sconfitta del Sindaco uscente e via elencando.
Forse ce la faremo solo di stretta misura a Melegnano, sfruttando il traino del Sindaco uscente, Bellomo, che ha sempre contato sul suo gradimento personale da parte dei cittadini.
E' quindi presumibile che se fossimo arrivati alla scadenza elettorale senza che un'operazione di polizia avesse ribaltato il normale ruolo della democrazia anche qui il risultato avrebbe potuto essere diverso: mi piace ricordare che un sondaggio sul mio gradimento da parte della città aveva dato un risultato del 70%, quindi a livello di quello di Tosi a Verona, per intenderci.
Era però necessario che chi rappresentava il Centro-destra in questa campagna elettorale si impegnasse nel sostenere due semplici cose: a) la Follia del mio arresto e della mia carcerazione, Follia da dimostrare non con gli slogan ma con la semplice lettura degli atti di accusa che avevo messo a disposizione di chiunque li volesse leggere b) la rivendicazione della positiva storia di buona amministrazione del Centro-destra a Buccinasco.
Nulla di questo è stato fatto permettendo: da un lato l'emergere di una "galassia dei moderati" che, senza storia alcuna sul territorio e rivendicando un'autoreferenziale "presentabilità", ha potuto, quasi indisturbata, gettare fango sul Centro-destra, salvo poi, in dirittura d'arrivo, fingere di accorgersi che così si sarebbe fatto vincere la sinistra e dall'altro la mia emarginazione dalla campagna elettorale con quel poco o tanto di consenso e di fiducia che, in chi conosce la storia non solo per sentito dire, è rimasta.
Non mi resta che un'altra triste considerazione nel 2007 vinsi le elezioni con 8.500 voti al Primo turno. Oggi G.B. Maiorano prende il mio posto con circa 5.000 voti, un quarto circa dell'elettorato e il 20% della popolazione di Buccinasco, mi pare una sconfitta tragica della democrazia, una sconfitta che non può essere addebitata alla Magistratura ma alla Politica che non ha voluto opporsi ad essa.
mercoledì 16 maggio 2012
Le ragioni della logica
Le mie recenti polemiche hanno fatto dire a qualcuno che io al prossimo ballottaggio abbia deciso di sostenere Maiorano, chiariamo subito; non è vero.
Sono un uomo di destra, mi riconosco nei valori del liberalismo moderno (Pascal Salin, per dirne uno) ho un percorso personale e, lasciatemi dire, filosofico, che con i valori della sinistra statalista non c'entra nulla: nulla a livello ideologico, nulla a livello di politica nazionale, nulla, anzi ancor meno, a livello di politica locale: i leader della coalizione di Maiorano sono stati i miei peggiori avversari durante il mio mandato, nulla mi unisce a loro e, tanto meno, loro, mai mi vorrebbero vicino. Ho pagato con tre mesi di carcere la mia scelta di campo e mai la rinnegherò.
Qualcuno allora ha provato a dire che la mancanza di sostegno da parte del PDL (che pure un po', almeno per quello che ho fatto nelle battaglie per la giustizia, quando gli opportunisti si tenevano ben acquattati, me lo dovrebbe) nella mia vicenda processuale mi ha spinto ad andare contro al mio partito e alla mia "creatura" Politica Giovane: neanche questo è vero, non più tardi di 10 giorni fa sostenevo apertamente Politica Giovane che era alleata con il PDL nel nome di Serena Cortinovi (che alcuni insistono a chiamare Cortiana, ma è un errore).
Quello che davvero non posso sopportare è l'incapacità di unire, di aggregare, di proporre contenuti unitari che facciano emergere negli elettori la consapevolezza che, dalla parte opposta di Maiorano, ci sia una coalizione forte e capace.
La ricetta per vincere c'era, e, perdonatemi, ve la presento partendo dagli avversari. Dunque, Carbonera, Maiorano e Pruiti sono stati protagonisti di una delle amministrazioni più bocciate dai cittadini di Buccinasco, la mia vittoria al primo turno 5 anni fa ha avuto proporzioni rare contro un Sindaco uscente, eppure, loro, hanno saputo presentarsi come una novità senza emarginare il loro passato fallimentare: i tre moschettieri del fallimento sono in sella pur presentandosi come il nuovo e questo, piaccia o no, dà fiducia all'elettorato, perchè dà l'esempio di un gruppo che sa rispettare la sua storia, i suoi valori, le sue eredità: senza foglie di fico; facendo le necessarie auto-critiche, ma senza egoismi, gelosie o, peggio, faide. Loro ci sono, a testa alta, incuranti di "quello che dicono gli altri" senza subire le campagne più o meno diffamanti dell'avversario, ci sono compatti (almeno all'apparenza).
Noi abbiamo dato uno spettacolo desolante, ha cominciato la "galassia dei moderati" che ha fatto di tutto per dividere il fronte dei moderati aprendo la strada alla vittoria della sinistra, poi ci si è messo il Candidato Sindaco che è riuscito nel non facile compito di perdere l'UDC senza nemmeno acquisire la Lega, il tutto per inseguire una "galassia" che, durante la campagna elettorale esponeva manifesti con le manette. Sia detto per inciso, a Buccinasco non è impossibile mettere insieme i simboli dell'UDC, del PDL, della Lega e delle civiche moderate, io l'ho fatto al primo turno, oggi la situazione è ovviamente più difficile ma come fai ad aggregare le "galassie" esterne se nemmeno al tuo interno riesci ad unire?
Noi sempre a rimorchio, sulla difensiva, senza uno scatto di orgoglio, senza mai difendere e sostenere quello che di buono il CDX ha fatto per Buccinasco, noi impauriti dalla campagna stampa contro di me orchestrata dal circo mediatico-giudiziario al quale ormai non crede più nessuno se ci provi con un minimo di forza a contrastarlo, noi convinti che Buccinasco fosse già persa.
Ecco, il risultato del primo turno mi auguravo avesse fatto aprire gli occhi: a Buccinasco, pur nella sconfitta, siamo andati meglio che in molti altri comuni limitrofi non attaccati dalla macchina delle Procure, quindi è evidente che le difficoltà locali sono legate a problemi nazionali che con Buccinasco non c'entrano nulla.
Questa banale riflessione avrebbe dovuto spingere il Candidato Sindaco ad unire tutto il CDX con forza, senza paure, con orgoglio per i nostri valori, la nostra storia, la nostra capacità di proporre un progetto di città alternativo. E invece cosa leggo? Leggo una dichiarazione in cui si dice che la Giunta sarà fatta di gente che non ha avuto precedenti esperienze nell'amministrazione locale. Ancora sulla difensiva, spaventati, rammolliti a dire "siamo noi, ma solo questi non quelli" dando un chiaro segnale (falso, ma ovviamente così percepibile dall'elettorato) che noi siamo una compagnia di giro, di attoruncoli che si alternano sul palco a seconda dell'opportunità, di gente senza storia, senza valori condivisi; mentre di là c'è un'armata di gente che si stima, che è disposta a lavorare insieme che recita da anni unitariamente lo stesso copione; la commedia è brutta, può darsi, ma almeno gli attori si ricordano le battute.
Allora, che scelta mi resta? rassegnarmi a veder vincere Maiorano, rassegnarmi a vedere Buccinasco massacrata da altri 5 anni di Governo della Sinistra?
Sì, non mi resta altra scelta, ma non perchè io lo sostenga, o lo abbia mai sostenuto, ma perchè quando la tua squadra del cuore entra in campo senza orgoglio e non si batte, tu per un po' combatti da solo, poi provi a gridare agli altri di svegliarsi ma, alla fine, stringi la mano all'avversario e lo applaudi, sperando che questa sconfitta, almeno, serva davvero a creare, a Buccinasco come in Italia, una vera squadra di gente capace di combattere e di soffrire insieme, capace di aiutare il compagno in difficoltà, capace di far quadrato nelle avversità e di gioire insieme nelle vittorie, ecco, per un Centro destra come questo fatto di gente di questo spessore io ci sarò ancora e ci sarò sempre, altre cose mi interessano assai poco.
Concludo con due parole ai ragazzi di Politica Giovane: mi siete piaciuti. Vi siete messi a combattere in pochi, all'ultimo momento, senza tempo, senza mezzi, senza esperienza; ma con coraggio, auto stima e buona volontà, sapevate di lottare da posizioni perdute, ma lo avete fatto, e il 2,6% di cittadini ha riconosciuto il vostro impegno, avete preso più voti di Liste che preparano da oltre un anno la campagna elettorale. Voi, ragazzi miei, ci siete, e, se continuerete a crederci sarete il futuro Cominciamo a costruirlo, da subito, perchè ve lo dice uno che se ne intende... si invecchia in fretta.
Sono un uomo di destra, mi riconosco nei valori del liberalismo moderno (Pascal Salin, per dirne uno) ho un percorso personale e, lasciatemi dire, filosofico, che con i valori della sinistra statalista non c'entra nulla: nulla a livello ideologico, nulla a livello di politica nazionale, nulla, anzi ancor meno, a livello di politica locale: i leader della coalizione di Maiorano sono stati i miei peggiori avversari durante il mio mandato, nulla mi unisce a loro e, tanto meno, loro, mai mi vorrebbero vicino. Ho pagato con tre mesi di carcere la mia scelta di campo e mai la rinnegherò.
Qualcuno allora ha provato a dire che la mancanza di sostegno da parte del PDL (che pure un po', almeno per quello che ho fatto nelle battaglie per la giustizia, quando gli opportunisti si tenevano ben acquattati, me lo dovrebbe) nella mia vicenda processuale mi ha spinto ad andare contro al mio partito e alla mia "creatura" Politica Giovane: neanche questo è vero, non più tardi di 10 giorni fa sostenevo apertamente Politica Giovane che era alleata con il PDL nel nome di Serena Cortinovi (che alcuni insistono a chiamare Cortiana, ma è un errore).
Quello che davvero non posso sopportare è l'incapacità di unire, di aggregare, di proporre contenuti unitari che facciano emergere negli elettori la consapevolezza che, dalla parte opposta di Maiorano, ci sia una coalizione forte e capace.
La ricetta per vincere c'era, e, perdonatemi, ve la presento partendo dagli avversari. Dunque, Carbonera, Maiorano e Pruiti sono stati protagonisti di una delle amministrazioni più bocciate dai cittadini di Buccinasco, la mia vittoria al primo turno 5 anni fa ha avuto proporzioni rare contro un Sindaco uscente, eppure, loro, hanno saputo presentarsi come una novità senza emarginare il loro passato fallimentare: i tre moschettieri del fallimento sono in sella pur presentandosi come il nuovo e questo, piaccia o no, dà fiducia all'elettorato, perchè dà l'esempio di un gruppo che sa rispettare la sua storia, i suoi valori, le sue eredità: senza foglie di fico; facendo le necessarie auto-critiche, ma senza egoismi, gelosie o, peggio, faide. Loro ci sono, a testa alta, incuranti di "quello che dicono gli altri" senza subire le campagne più o meno diffamanti dell'avversario, ci sono compatti (almeno all'apparenza).
Noi abbiamo dato uno spettacolo desolante, ha cominciato la "galassia dei moderati" che ha fatto di tutto per dividere il fronte dei moderati aprendo la strada alla vittoria della sinistra, poi ci si è messo il Candidato Sindaco che è riuscito nel non facile compito di perdere l'UDC senza nemmeno acquisire la Lega, il tutto per inseguire una "galassia" che, durante la campagna elettorale esponeva manifesti con le manette. Sia detto per inciso, a Buccinasco non è impossibile mettere insieme i simboli dell'UDC, del PDL, della Lega e delle civiche moderate, io l'ho fatto al primo turno, oggi la situazione è ovviamente più difficile ma come fai ad aggregare le "galassie" esterne se nemmeno al tuo interno riesci ad unire?
Noi sempre a rimorchio, sulla difensiva, senza uno scatto di orgoglio, senza mai difendere e sostenere quello che di buono il CDX ha fatto per Buccinasco, noi impauriti dalla campagna stampa contro di me orchestrata dal circo mediatico-giudiziario al quale ormai non crede più nessuno se ci provi con un minimo di forza a contrastarlo, noi convinti che Buccinasco fosse già persa.
Ecco, il risultato del primo turno mi auguravo avesse fatto aprire gli occhi: a Buccinasco, pur nella sconfitta, siamo andati meglio che in molti altri comuni limitrofi non attaccati dalla macchina delle Procure, quindi è evidente che le difficoltà locali sono legate a problemi nazionali che con Buccinasco non c'entrano nulla.
Questa banale riflessione avrebbe dovuto spingere il Candidato Sindaco ad unire tutto il CDX con forza, senza paure, con orgoglio per i nostri valori, la nostra storia, la nostra capacità di proporre un progetto di città alternativo. E invece cosa leggo? Leggo una dichiarazione in cui si dice che la Giunta sarà fatta di gente che non ha avuto precedenti esperienze nell'amministrazione locale. Ancora sulla difensiva, spaventati, rammolliti a dire "siamo noi, ma solo questi non quelli" dando un chiaro segnale (falso, ma ovviamente così percepibile dall'elettorato) che noi siamo una compagnia di giro, di attoruncoli che si alternano sul palco a seconda dell'opportunità, di gente senza storia, senza valori condivisi; mentre di là c'è un'armata di gente che si stima, che è disposta a lavorare insieme che recita da anni unitariamente lo stesso copione; la commedia è brutta, può darsi, ma almeno gli attori si ricordano le battute.
Allora, che scelta mi resta? rassegnarmi a veder vincere Maiorano, rassegnarmi a vedere Buccinasco massacrata da altri 5 anni di Governo della Sinistra?
Sì, non mi resta altra scelta, ma non perchè io lo sostenga, o lo abbia mai sostenuto, ma perchè quando la tua squadra del cuore entra in campo senza orgoglio e non si batte, tu per un po' combatti da solo, poi provi a gridare agli altri di svegliarsi ma, alla fine, stringi la mano all'avversario e lo applaudi, sperando che questa sconfitta, almeno, serva davvero a creare, a Buccinasco come in Italia, una vera squadra di gente capace di combattere e di soffrire insieme, capace di aiutare il compagno in difficoltà, capace di far quadrato nelle avversità e di gioire insieme nelle vittorie, ecco, per un Centro destra come questo fatto di gente di questo spessore io ci sarò ancora e ci sarò sempre, altre cose mi interessano assai poco.
Concludo con due parole ai ragazzi di Politica Giovane: mi siete piaciuti. Vi siete messi a combattere in pochi, all'ultimo momento, senza tempo, senza mezzi, senza esperienza; ma con coraggio, auto stima e buona volontà, sapevate di lottare da posizioni perdute, ma lo avete fatto, e il 2,6% di cittadini ha riconosciuto il vostro impegno, avete preso più voti di Liste che preparano da oltre un anno la campagna elettorale. Voi, ragazzi miei, ci siete, e, se continuerete a crederci sarete il futuro Cominciamo a costruirlo, da subito, perchè ve lo dice uno che se ne intende... si invecchia in fretta.
martedì 3 aprile 2012
E' "iniziato" il Processo
Oggi sarebbe dovuto iniziare finalmente il mio Processo, quello chiave, quello centrale, quello per le cui accuse mi ha fatto stare in carcere per tre mesi come se fossi un pericolosissimo criminale.
La data di questo inizio è stata fissata dalla corte oltre tre mesi fa, si presume quindi che tutti avessero avuto il tempo necessario per prepararsi a questa prima udienza.
Alle 9 e 30, come previsto è entrata la Corte ed è stato fatto l'appello, tra gli imputati eravamo presenti in 3 con i nostri avvocati.
Finito l'appello il Presidente ci ha informati che oggi non ci sarebbe stato il tempo nemmeno di formalizzare le procedure di inizio del procedimento ed ha proposto un rinvio al 5 Giugno.
Il Pubblico Ministero, lo stesso che mi riteneva persona da tenere strettamente detenuto, non contento, ha chiesto che il rinvio fosse procrastinato al 12 Giugno.
Quindi, delle due l'una, o non sono un pericoloso criminale, o, se lo sono, il Pubblico Ministero non sta facendo ciò che dovrebbe, e cioè accelerare le procedure che mi buttino definitivamente dietro le sbarre.
Cosa volete che vi dica, mi rendo conto che chiudere tutto con un patteggiamento senza pena sarebbe stata davvero la soluzione più conveniente, ma voi, amici miei avreste continuato a guardarmi in faccia con la stessa simpatia che avete oggi?
La data di questo inizio è stata fissata dalla corte oltre tre mesi fa, si presume quindi che tutti avessero avuto il tempo necessario per prepararsi a questa prima udienza.
Alle 9 e 30, come previsto è entrata la Corte ed è stato fatto l'appello, tra gli imputati eravamo presenti in 3 con i nostri avvocati.
Finito l'appello il Presidente ci ha informati che oggi non ci sarebbe stato il tempo nemmeno di formalizzare le procedure di inizio del procedimento ed ha proposto un rinvio al 5 Giugno.
Il Pubblico Ministero, lo stesso che mi riteneva persona da tenere strettamente detenuto, non contento, ha chiesto che il rinvio fosse procrastinato al 12 Giugno.
Quindi, delle due l'una, o non sono un pericoloso criminale, o, se lo sono, il Pubblico Ministero non sta facendo ciò che dovrebbe, e cioè accelerare le procedure che mi buttino definitivamente dietro le sbarre.
Cosa volete che vi dica, mi rendo conto che chiudere tutto con un patteggiamento senza pena sarebbe stata davvero la soluzione più conveniente, ma voi, amici miei avreste continuato a guardarmi in faccia con la stessa simpatia che avete oggi?
mercoledì 21 marzo 2012
E' passato un anno
E’ PASSATO UN ANNO
Il 22 Marzo dello scorso anno venivo prelevato con auto ed elicotteri dalla mia casa e portato nel carcere di Bollate dove sarei poi stato trattenuto per tre mesi.
Le accuse sono sempre quelle e ormai è inutile ripeterle, anzi, a dire il vero se ne è aggiunta una, e riguarda le mie responsabilità nell’inquinamento di un terreno, vicenda singolare: l’inquinamento venne realizzato prima che io divenni Sindaco e, soprattutto, fui proprio io a ordinare le indagini che scoprirono l’inquinamento.
Il processo principale comincerà il 3 Aprile, quello collaterale è stato rinviato all’11 Ottobre.
Ho rifiutato ogni forma di patteggiamento.
Il tutto merita un solo commento, è una follia.
Nel frattempo posso fare un bilancio.
Il mio principale problema è di carattere economico, sia per i costi di una lunga battaglia giudiziaria sia per l’aver perso in un sol colpo tutti i miei contratti di consulenza e lo stipendio da pubblico amministratore.
Piano piano mi sto risollevando, ma non è facile e ci vuole pazienza: la cosa grande e positiva è che la mia famiglia sta accettando con grande serenità i sacrifici che la situazione ci impone; spero che presto sarò in grado di ricambiare la loro fiducia.
Il mio partito mi sta deludendo, non tanto perché mantiene nei miei confronti la situazione di “sospeso”, quanto e soprattutto per le incertezze e le ambiguità con cui si muove sul tema della giustizia, come se la procura di Milano sia o meno antagonista della politica a seconda di chi è l’imputato; insomma un garantismo un giorno sì e un giorno no e senza una minima voglia di approfondire i fatti che vedono coinvolti i suoi esponenti.
Le soddisfazioni me le stanno dando i miei ragazzi di Politica Giovane, il vero progetto politico che oggi mi affascina e che spero di portare ai successi che merita.
Là dove avrei voluto che fosse realizzato un supermercato drive utilissimo a tutti i cittadini ora sorge un magazzino di materiali per l’edilizia, Michele è stato messo in stato di semi-libertà, Roberto tra un mese andrà in comunità di recupero a scontare gli ultimi due anni, Francesco dovrebbe presto avere l’affidamento sul territorio, Renato è in semi libertà e lavora a Nerviano, Tino ha smesso di studiare, l’ergastolano Biffi è morto, e forse è meglio così.
Loris Cereda
giovedì 16 febbraio 2012
Lettera aperta al Presidente Silvio Berlusconi
Caro Presidente,
Ho letto con grande interesse la tua Lettera Aperta del 16 Febbraio.
Sono uno di quelli che "malauguratamente ha la sventura di entrare nel tunnel della mala giusizia" e che essendo un "cittadino normale" rischia che la Procura decreti la sua "fine".
Sono stato arrestato sulla base di un teorema incredibile e trattenuto per tre mesi in carcere; durante la carcerazione ho sempre gridato la mia innocenza, anche grazie alle colonne di questo giornale, ho rifiutato un comodo patteggiamento e a quasi un anno dall'arresto sono in attesa che inizi il processo di primo grado.
Non ti annoio con i dettagli della vicenda, ti faccio notare però alcune coincidenze interessanti: nel Maggio del 2010, come Sindaco di Buccinasco del PDL, facevo un'iniziativa che aveva grande risalto sulla stampa contro il sistema delle interecettazioni telefoniche, nel Giugno dello stesso anno il mio telefono cominciava ad essere intercettato; nel Febbraio del 2011 rilasciavo a Luca Fazzo un'intervista fortemente critica nei confronti della Procura di Milano e della sua ossessione antagonista nei confronti della politica, nel Marzo del 2011 venivo arrestato.
Mentre ero in carcere ed infuriava la polemica davanti a Palazzo di Giustizia mi sentivo un prigioniero di guerra che pagava con coraggio il suo tributo alla causa.
Una volta uscito però, con mia grande delusione, invece di sentirmi supportato dal Partito per le idee liberiste e liberali del quale stavo combattendo, mi sono trovato completamente isolato e dimenticato. Mi sono allora sentito come un reduce dal Vietnam che dopo aver combattuto per il suo paese si trovava quasi a doversi vergognare di ciò che aveva fatto.
Ho quasi la sgradevole impressione che, chi combatte con coraggio e in prima fila (pagando di persona) per una giustizia più giusta, sia da tenere distante affinchè la Procura di Milano non se la prenda troppo, è triste ma mi pare proprio sia così.
Io credo che tu voglia un partito di uomini e non di opportunisti e continuo con orgoglio a supportare il centro-destra, non ho la tua forza e non so se "sono strutturato per resistere", comunque, per il momento, in completa solitudine, resisto e combatto.
Ci tengo però a farti notare qual'è il destino che i tuoi colonnelli riservano ai soldati feriti, non solo per me, ma, e soprattutto, per il movimento, che di soldati coraggiosi oggi ha un estremo bisogno.
Tuo
Loris Cereda
Ho letto con grande interesse la tua Lettera Aperta del 16 Febbraio.
Sono uno di quelli che "malauguratamente ha la sventura di entrare nel tunnel della mala giusizia" e che essendo un "cittadino normale" rischia che la Procura decreti la sua "fine".
Sono stato arrestato sulla base di un teorema incredibile e trattenuto per tre mesi in carcere; durante la carcerazione ho sempre gridato la mia innocenza, anche grazie alle colonne di questo giornale, ho rifiutato un comodo patteggiamento e a quasi un anno dall'arresto sono in attesa che inizi il processo di primo grado.
Non ti annoio con i dettagli della vicenda, ti faccio notare però alcune coincidenze interessanti: nel Maggio del 2010, come Sindaco di Buccinasco del PDL, facevo un'iniziativa che aveva grande risalto sulla stampa contro il sistema delle interecettazioni telefoniche, nel Giugno dello stesso anno il mio telefono cominciava ad essere intercettato; nel Febbraio del 2011 rilasciavo a Luca Fazzo un'intervista fortemente critica nei confronti della Procura di Milano e della sua ossessione antagonista nei confronti della politica, nel Marzo del 2011 venivo arrestato.
Mentre ero in carcere ed infuriava la polemica davanti a Palazzo di Giustizia mi sentivo un prigioniero di guerra che pagava con coraggio il suo tributo alla causa.
Una volta uscito però, con mia grande delusione, invece di sentirmi supportato dal Partito per le idee liberiste e liberali del quale stavo combattendo, mi sono trovato completamente isolato e dimenticato. Mi sono allora sentito come un reduce dal Vietnam che dopo aver combattuto per il suo paese si trovava quasi a doversi vergognare di ciò che aveva fatto.
Ho quasi la sgradevole impressione che, chi combatte con coraggio e in prima fila (pagando di persona) per una giustizia più giusta, sia da tenere distante affinchè la Procura di Milano non se la prenda troppo, è triste ma mi pare proprio sia così.
Io credo che tu voglia un partito di uomini e non di opportunisti e continuo con orgoglio a supportare il centro-destra, non ho la tua forza e non so se "sono strutturato per resistere", comunque, per il momento, in completa solitudine, resisto e combatto.
Ci tengo però a farti notare qual'è il destino che i tuoi colonnelli riservano ai soldati feriti, non solo per me, ma, e soprattutto, per il movimento, che di soldati coraggiosi oggi ha un estremo bisogno.
Tuo
Loris Cereda
giovedì 2 febbraio 2012
In Italia nessuno tocchi i Magistrati
Un emendamento della Lega ha permesso di far diventare legge anche in Italia una norma di normalissima civiltà giuridica: chi sbaglia paga.
Siccome però in questo caso a pagare sarebbero i magistrati, i quali pretendono il diritto di rovinare la vita delle persone senza però correre alcun rischio, allora subito si alza il putiferio.
Il loro sindacato, ovvio, uno dei più retrivi strumenti di difesa della casta, e insieme a loro quei partiti politici che, guarda caso, traggono grandi vantaggi dagli errorini di questa casta (che guarda caso con loro non sbagliano mai.
Si vergognino.
Era ora che la politica manifestasse un cenno di orgolio, speriamo non sia l'ultimo.
Altre due riforme sono necessarie:
a) Disciplina della custodia cautelare (oggi usata come mezzo di tortura).
b) Limite alla discrezionalità dei magistrati nella definizione delle priorità (Sono gli eletti dal popolo che hanno il diritto/dovere) di dire quali siano i reati da perseguire prioritariamente e non i giudici sulla base del loro tornaconto personale (fama, pubblicità, amicizie politiche).
Siccome però in questo caso a pagare sarebbero i magistrati, i quali pretendono il diritto di rovinare la vita delle persone senza però correre alcun rischio, allora subito si alza il putiferio.
Il loro sindacato, ovvio, uno dei più retrivi strumenti di difesa della casta, e insieme a loro quei partiti politici che, guarda caso, traggono grandi vantaggi dagli errorini di questa casta (che guarda caso con loro non sbagliano mai.
Si vergognino.
Era ora che la politica manifestasse un cenno di orgolio, speriamo non sia l'ultimo.
Altre due riforme sono necessarie:
a) Disciplina della custodia cautelare (oggi usata come mezzo di tortura).
b) Limite alla discrezionalità dei magistrati nella definizione delle priorità (Sono gli eletti dal popolo che hanno il diritto/dovere) di dire quali siano i reati da perseguire prioritariamente e non i giudici sulla base del loro tornaconto personale (fama, pubblicità, amicizie politiche).
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